Roma 19 novembre 2022

Il Consiglio Nazionale della FIMMG riunito a Roma in data 19 novembre 2022 presso Le Meridien Visconti Hotel, apre i lavori nel ricordo del collega Maurizio De Girolamo, Medico di Emergenza Territoriale, deceduto a seguito di un tragico incidente sul lavoro occorso nell’adempimento del proprio dovere.

Il Consiglio Nazionale, sentita la relazione del Segretario Generale Nazionale, Silvestro Scotti, la approva.

 Il Consiglio Nazionale,
nell’augurare un buon lavoro al neo Ministro della Salute Prof. Orazio Schillaci, auspica una proficua e costante collaborazione volta alla valorizzazione e al potenziamento della Medicina Generale quale presidio centrale per l’assistenza territoriale e per la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale sottolineando la disponibilità al dialogo già mostrata nei confronti di Fimmg già nelle prime settimane del suo mandato.

 Il Consiglio Nazionale, esprime preoccupazione per:

 – la sempre minore attrattività della professione del Medico di Famiglia che si manifesta nella diminuzione della partecipazione ai bandi e alla frequenza del corso di formazione specifica in medicina generale, nonché del successivo inserimento di nuovi medici;

 – il costante aumento del fenomeno delle dimissioni di medici in giovane età e da poco convenzionati

 – il sempre più precoce pensionamento anticipato dei medici in attività sceso, in media, sotto la soglia dei 68 anni

 – l’insopportabile carico di lavoro, reso asfissiante e irrazionale dall’attività burocratica

– l’aumento dei costi che erodono in maniera significativa il reddito dei professionisti

Il Consiglio Nazionale, sottolinea  l’evidenza di come l’insieme dei suddetti elementi e la loro sommatoria rendono ancora più drammatica la crescente carenza di medici di medicina generale.

Per questo motivo, il Consiglio Nazionale ritiene assolutamente prioritario

 che venga rapidamente inviato alla SISAC, da parte della Conferenza delle Regioni, l’atto di indirizzo per avviare la trattativa per l’accordo 2019-2021 propedeutico alla definizione dell’ACN 2022-2024 che allinei il contratto, per attività e finanziamenti, alle nuove progettualità espresse nella missione 6 del PNRR e nel Decreto 77 e che preveda soluzioni per riconsegnare al medico di
medicina generale la possibilità di utilizzare tutto il suo tempo come tempo di cura, liberandolo dalle attività burocratiche e di assistenza espletabili attraverso il lavoro di equipe con il supporto del personale del micro team;

 che si includano, nei provvedimenti di legge di sostegno economico per il caro energia (Decreto “aiuti quater”) attualmente in discussione , anche gli studi professionali della Medicina Generale, provata dall’aumento dei costi energetici completamente a proprio carico, in assenza di possibilità per questi medici di un aumento compensativo delle proprie parcelle come tipico di altri studi professionali.

 Il Consiglio Nazionale chiede con fermezza

 che venga preservata la quota di finanziamento in essere dell’ACN, che rischia di essere depauperata a causa di provvedimenti messi in atto per tamponare la carenza di medici di medicina generale, come l’aumento degli assistibili per singolo medico oltre il massimale di 1500 pazienti, come l’accorpamento delle sedi di continuità assistenziale o la riduzione degli organici con conseguente riduzione del monte ore remunerato, come il mancato utilizzo del fondo incrementale di ponderazione.
Ritiene inoltre fondamentale l’avvio di una lotta alla deburocratizzazione della professione, che deve piuttosto essere incentrata sulla cura della persona e sull’insieme delle attività integrative volte ad una totale presa in carico dell’assistito, con particolare riferimento al riconoscimento di un nostro ruolo nella discussione sulla digitalizzazione per evitare che si passi da una burocratizzazione analogica ad una burocratizzazione digitale.

 Il Consiglio Nazionale ritiene oramai intollerabile

 il sistematico ritardo della pubblicazione dei bandi e dell’attivazione del Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale 2022-2025. Chiede pertanto che l’identificazione dei fabbisogni per il triennio 2023-2026 venga effettuata immediatamente, e comunque non oltre Dicembre 2022, per permettere il rispetto delle norme di legge che prevedono la pubblicazione da parte delle regioni dei bandi per il CFSMG 2023-2026 entro il mese di febbraio 2023, dando mandato a tutti gli Organi statutari del sindacato di esplorare la possibilità di azioni legali nei confronti degli uffici e Dirigenti preposti che ingiustificatamente ne ritardino l’iter.

 Il Consiglio Nazionale considera necessario,

 al fine di rendere realmente efficace l’evoluzione dell’attività di tirocinio del Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale in attività di formazione-lavoro, che si consolidino, attraverso provvedimenti legislativi definitivi, le norme introdotte nel periodo emergenziale in merito al riconoscimento dell’attività convenzionale nell’ AFT quale tirocinio pratico, e si provveda al più presto all’emendamento del comma 5 articolo 1 del decreto legge 13 settembre 2012 n 158 (legge Balduzzi) nel punto in cui demanda la valorizzazione della formazione della medicina generale al Patto per la salute portandola nel suo contesto naturale che è l’ACN, ove si possa determinare il confronto tra le rappresentanze dei medici e le regioni per la reale evoluzione dello stesso corso in attività formazione lavoro.

 Il Consiglio Nazionale FIMMG evidenzia

 la necessità di inserire, negli imminenti processi di revisione degli Accordi Regionali, elementi contrattuali atti a liberare le risorse utili per garantire, anche ai medici del ruolo unico del Medico di Assistenza Primaria a quota oraria, lo sviluppo di attività diurne feriali secondo un “modello H16”, l’utilizzo della diagnostica di primo livello e la determinazione dei propri fattori produttivi, quali elementi fondamentali per strutturare inequivocabilmente la loro attività, operante nel nuovo modello organizzativo delle AFT, nell’ambito della libera professione convenzionata e dell’autonoma organizzazione;

la necessità di rivalutare la valorizzazione della quota oraria e di rimodulare la compatibilità ore/scelte del medico di assistenza primaria a ruolo unico, al fine di permettere il mantenimento del ruolo unico, anche durante il triennio di formazione in medicina generale, come risposta alla cronica carenza di medici. Carenza che si evidenzia drammaticamente anche nell’ambito dell’emergenza sanitaria territoriale, le cui modalità di accesso al ruolo e il trattamento economico necessitano di un significativo intervento di incentivazione.

Impegna le segreterie regionali FIMMG a coordinare i contenuti degli Accordi Integrativi Regionali al fine di garantire, nel rispetto del superiore interesse collettivo rappresentato dall’Art. 32 della Costituzione e dal soddisfacimento dei LEA, lo sviluppo dei modelli di assistenza territoriale, coerenti con obiettivi omogenei e nazionali dei Livelli Essenziali di Assistenza, anche attraverso la definizione di LEP che non possano però limitare il raggiungimento dei migliori risultati di salute per i cittadini nostri pazienti.

Dà mandato

all’Esecutivo Nazionale di prevedere nei primi mesi del 2023 la convocazione di un Congresso Nazionale Straordinario per valutare l’inserimento di modifiche statutarie in relazione alle necessità adattive del sindacato utili all’evoluzione rappresentativa in era di ricambio generazionale.

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